Il termine escursione ha il significato di uscita fuori porta sia essa per mare, terra o urbana.
La durata può essere di qualche ora fino a qualche giorno.
Ad un escursionista sono richieste alcuna capacità.
Alcuni possono averle innate, ma tutti possono acquisirle, non esiste la frase non sono capace.
Una massima che rende bene l'idea è volere è potere.
Semmai è ammissibile il non l'ho mai fatto, proviamo.
Esistono però delle attitudini che bisogna avere, ma che si possono sviluppare, anche con un aiuto:
Per imparare tutto questo esistono scuole, che offrono corsi di sopravvivenza, oppure i corsi del CAI, o anche i corsi che diverse associazioni locali propongono ai principianti.
L'unica cosa che non manca sono le offerte inerenti alla preparazione: ogni città di provincia ha una sede del CAI, spesso dove non esiste il CAI esiste in ogni modo un'associazione.
Non sono un istruttore. Questa è la sola ragione per cui non mi dilungo oltre per spiegare il come, dove e quando fare un'escursione, così non ha senso che dica il perché lo faccio.
Chi mi ama non chiede mai nè dove, come, quando e perché, semplicemente è con me. Questo mi basta. Anzi è il più bel dono che abbia mai ricevuto ed è la sola ragione che mi spinge a non rinunciare e soprattutto ad avere sempre in ogni momento un unico buon motivo per tornare a casa.
Ribadisco che i principali pericoli durante un escursione sono la disidratazione e le vesciche ai piedi.
I percorsi sono spesso segnalati o da segnavia bianco/rosso per sentieri del CAI, oppure bianco/azzurra per sentieri locali, giallo/blu per equestri, MTB per mountain-bike, dal disegno stilizzato del pellegrino o dalla conchiglia per i percorsi della fede.
In ogni caso una escursione deve essere sempre pianificata con cura in base alle proprie capacità e di chi esce con noi. Un sito molto utile per questo genere di cose è il sito della Regione Emilia Romagna dei sentieri , che permette diverse valutazioni del percorso. Infatti, oltre alla cartografia dei sentieri del CAI, è possibile la visione satellitare, oppure la cartografia catastale che mostra dislivelli e segni cartografici utili a identifcare sorgenti, ostacoli o difficoltà non visibili a prima vista.